sabato 18 aprile 2009

LA STORIA ANTICA DI LAURA ERBER


Accademia di Belle Arti di Brera Bayer per la Cultura

Associazione culturale Nuovo C.I.B.

presentano

Laura Erber

STORIA ANTICA



Nella Galleria Formentini, presso l’Associazione culturale Nuovo CIB (via Marco Formentini, 10 Milano), si inaugurerà il giorno



venerdì 17 aprile 2009 alle ore 19.00



la mostra dell’artista brasiliana Laura Erber dal titolo "Storia Antica". Realizzata con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Brera e col sostegno di Bayer per la Cultura, la mostra sarà aperta fino all’11 maggio (lun.-ven. 10.30 – 13.30, pomeriggi su appuntamento).



Laura Erber è un’artista multimediale, che lavora servendosi di diverse tecniche, dal video alla fotografia alla parola scritta al disegno. Il suo lavoro verte essenzialmente sul tentativo di rappresentare su un piano visuale le relazioni che intercorrono tra soggetto e linguaggio. Parola, immagine e corpo vengono messi strettamente in relazione dall’opera dell’artista brasiliana, che si muove nella stretta intercapedine tra il virtuale e il verbale, tra immaginazione e significato, tra azione e osservazione.



Laura Erber fa un uso molto particolare della parola scritta, un uso che pone la parola stessa completamente al di fiori di ogni prospettiva didattica. La parola esiste in forma spettrale, ricondotta a sé stessa e alla sua valenza propria e originale. Esiste in sé, non inserita in un sistema preesistente di significato. E’ anzi l’opera di Laura Erber a "restituire" un significato alla parola, ricontestualizzandola e, di conseguenza, rivitalizzandola, dandole per così dire una nuova esistenza a livello visivo e semantico.



La parola viene dunque trattata alla stessa stregua di un’immagine, ed è infatti proprio ad un’immagine che essa viene accostata nella video-installazione "Storia antica".



Con essa, Laura Erber ridà vita alla poesia di Alejandra Pizarnik (1936-1972), che si appunta sulla semantica della morte. La presenza della poesia nella video-installazione, ovvero in un’opera d’arte visiva, offre nuove possibilità di lettura e di significato. L’opera propone, attraverso una situazione plastica, l’allargamento dell’orizzonte del significato della scritura lugubre di Pizarnik.



L’installazione si pone dunque, tramite l’utilizzo di diverse tecniche ( video-proiezione, scrittura…) come una sorta di superamento dialettico. L’obiettivo di Laura Erber non è "rappresentare" la poesia, ma piuttosto offrire un’altra sperienza di lettura, rivelarla in una luce completamente nuova, sotto uno sguardo – quello del visitatore – che può essere coinvolto al massimo grado: egli può infatti anche sfogliare il quaderno-schermo, interagendo a tutti i livelli con l’opera, facendosi a sua volta attrarre e coinvolgere dal tremolante, ipnotico strato d’acqua sotto il quale guizzano il pesce agonizzante e le parole "spettrali" di Alejandra Pizarnik, così vicine e così lontane allo stesso tempo, stabili ed effimere, presenti ed eterne, tutte giocate sulla differenza – forse più sottile di quanto immaginiamo – tra la vita e la morte.

Nina Dias
Matteo Fontana

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