Otto
racconti di fantasia brucata dai tarli della vita sterminatrice, in una scrittura borderline, tra
narrativa di genere e prosa lirica, compongono il ritratto di un inconscio generazionale che dal flusso onirico dei sogni e delle favole perdute smotta in visione oscena e degradata, per farsi infine vista meditabonda e febbrile sopra la realtà, in una inesausta ricerca di senso scandita dai continui dialoghi con presenze reali o immaginarie, tra i fantasmi di un passato mai esistito e multiformi alter-ego in cammino lungo
le sponde del torrente Castellano, tra i palazzi cementizi del quartiere di Monticelli, ad Ascoli Piceno, o nel grande deserto della
metropoli romana, alla ricerca di un lavoro, di un incontro destinato,
di una manifestazione del sacro nella realtà contemporanea della
grande crisi.
Davide Nota, Gli orfani (Racconti), Oèdipus, 2016
Davide Nota, Gli orfani (Racconti), Oèdipus, 2016
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