lunedì 28 settembre 2015

L'INAPPAGABILE. APPUNTI A MARGINE DEI "FIORI DEL MARE" (1984-2014)

Il linguaggio alfabetico sovraesposto ha esaurito la sua incidenza. Ogni formato di divulgazione linguistica si neutralizza automaticamente (meccanicamente) nel rumore di fondo evolutosi dal brusio mediatico della televisione al flusso semantico virtuale del web. In questo accumulo bulimico di segni alfabetici e verbofonici una lingua del silenzio appare forse come lʼultima ipotesi di salvezza che ci è data.
Una lingua del silenzio. Non uno “stare in silenzio” ma un “adibire il vuoto”. Per abitarlo. Essere in in grado (nella grazia) di silenziare lʼabbaglio storico. Nel vuoto appare un oggetto e in questo rapporto tra spazio e visione la vita umana torna a significare.

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